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DISPONIBILE
Si può scrivere di bandiera e Inno senza essere pedanti e scontati? Due fra i maggiori esperti della materia si sono divertiti a raccontare il tricolore e Il Canto degli Italiani depurandoli finalmente dai luoghi comuni, dalle banalità e dagli errori che ci trasciniamo ormai da decenni.
Ne è uscito un libro godibilissimo, che si legge con l'aiuto di 200 immagini di qualità, anche inedite e più di trenta ascolti musicali.
Un piccolo forziere di curiosità, retroscena e scoperte archivistiche che mettono un punto fermo, almeno per il momento, all'indagine sui nostri simboli nazionali. Scoprirete così che il nostro inno non è una marcetta e imparerete, tra l'altro, a disporre come si deve le bandiere nelle diverse circostanze.
Non si sa mai.
Michele D’Andrea
Un passato nella carriera direttiva del Quirinale, Michele D’Andrea si occupadi storia, di musica del Risorgimento, di cerimoniale, di onorificenze e di araldica. Suoi sono lo stendardo presidenziale e gli stemmi dell’Esercito, della Marina Militare, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, di cui ha creato inuovi distintivi di qualifica. Oltre a scrivere libri sulle cose che conosce, è docente di protocollo e porta in giro per l’Italia briose conferenze-spettacolo. Attualmente siede nei Consigli d’indirizzo e di gestione del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino. (www.micheledandrea.it)
Enrico Ricchiardi
Da più di trent’anni indaga il mondo delle bandiere e delle uniformi del Piemonte preunitario e del Regno d’Italia, di cui conosce praticamente tutto.A suo agio negli archivi e nei musei di mezzo mondo come nel salotto di casa, ha pubblicato un gran numero di libri e articoli che hanno aperto nuove prospettive d’indagine agli studi sulla materia, il più recente sulla musica militare dell’Armata Sarda e del primo Esercito Italiano. Le sue scoperte maggiorisono state però le nipotine Sveva e Alice con le quali, naturalmente, i criteri scientifici di catalogazione non servono a nulla.