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"Una grande passione per la musica e una vita spesa in musica, questa la vita di Pierpaolo Adda. Negli anni ’60 suona ne I Kings come batterista, uno dei migliori e principali esponenti del “Beat” italiano, una band la cui voce Dino, spiccherà il volo quale uno dei principali esponenti musicali dell’intero decennio. Tra le particolarità dei Kings: è stato il primo interprete a tradurre Bob Dylan in italiano (“La risposta” è la versione italiana di “Blowing in the wind”). “Caffè Amaro” è l’inno transgenerazionale dei veronesi, ancora oggi a 50 anni di distanza dalla prima pubblicazione. Rimasto sempre legato al mondo musicale, come produttore prima e come organizzatore del famoso “Soave guitar Festival” poi (che ha portato in Italia i migliori interpreti mondiali, tra cui Tommy Emmanuel), Pierpaolo Adda ha sentito l’esigenza di un album tutto suo. “Dopo tanti anni dedicati a promuovere la musica e tanti sui interpreti ho ritenuto fosse giunto il momento di mettere sotto il riflettore me stesso, le mie idee e il mio modo di vedere l’Amore, sì, proprio quello con la “A” maiuscola, quello che segna e indirizza la vita di ciascuno di noi. Lo faccio proponendovi queste 14 canzoni che ho scritto pensando a fatti e momenti di vita che solo occasionalmente sono miei, perché in realtà potrebbero appartenere a ciascuno di voi. Pierpaolo (Lancillotto)“